Le autorità messicane hanno deciso sabato 6 luglio di alzare il livello d’allerta legato all’attività del vulcano Popocatepetl, situato a circa 60 chilometri dal Città del Messico, a un livello che precede l’evacuazione dalle zone minacciate.
Il ministro dell’Interno Miguel Angel Osorio Chong, ha scritto sul suo account Twitter che gli organismi competenti avevano deciso di far passare l’allarme vulcanico da giallo – fase II a giallo – fase III, un livello che era già stato raggiunto nel mese di maggio e che era stato mantenuto per 27 giorni, sino al 7 giugno.
In un comunicato, il centro messicano di prevenzione dei disastri naturali ha indicato che la decisione è stata presa a causa dell’aumento dell’attività del vulcano.
Sabato mattina la compagnia aerea americana Alaska Airlines aveva deciso di annullare i suoi voli in partenza e in arrivo all’aeroporto internazionale di Città del Messico.
L’attività del Popocatepetl, seconda vetta più alta del Messico (5.452 metri), si intensifica da giovedì scorso.
Sabato pomeriggio il vulcano aveva registrato 20 ore di scosse sismiche di bassa frequenza con tre esplosioni di intensità moderata. L’attività delle ultime ore si è manifestata con l’emissione persistente di una colonna di gas alta sino a 3 chilometri e abbondanti quantità di cenere.
Attualmente le autorità vietano il passaggio a meno di 12 chilometri dal vulcano.
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