“La Sua proposta, signor consigliere di Stato, mi sembra ragionevole e realizzabile. Lei pensa che l’on. Sadis sarebbe disposta a votarla? Potrebbe eventualmente passare in governo con una maggioranza di 3 a 2, dove individuare lo schieramento non costituisce il più insolubile dei rompicapo?”
“Io vorrei che passasse 5 a 0, ciò che non si può neppure escludere. Ma non è questo il punto. Io sento l’urgenza di fare qualcosa”.
È molto determinato Michele Barra. Parla piano, talvolta si fatica a comprendere quello che dice. Ma lascia intendere che la sua idea la perseguirà fino in fondo.
Sono piombato con cinque minuti d’anticipo nell’angusta sala stampa di Palazzo delle Orsoline. Manco a farlo apposta tutti i 25 (miseri) posti erano occupati, ciò che mi ha causato una notevole irritazione. Una ragazza dello staff, alta e bionda, ha un’idea: “Potrei far portare qualche sedia supplementare…” ma (fatalmente) non arriva un bel niente. La magra paga del giornalista si guadagna anche così.
Il primo commento, che mi sorge spontaneo: Barra fa bene a prendere iniziative, a mostrarsi attivo. Gli altri appariranno al suo confronto, per ciò stesso, passivi:
— o incapaci di fare
— o desiderosi di non fare
Gravità della situazione
“L’invasione di distaccati e padroncini italiani ha creato una situazione difficilissima. Questi lavoratori si stanno sostituendo alla manodopera indigena, alimentando di fatto la crisi nel settore edilizio e artigianale.”
Nel 2012 il totale dei lavoratori notificati nel Ticino ammontava a 21313 unità. Più del numero in assoluto fa paura la progressione. Una stima plausibile per il 2013 fornisce la cifra di oltre 35000 unità!
La chiave della proposta Barra: abolizione delle notifiche online
“Le direttive federali non vietano che le notifiche – che devono essere inoltrate al più tardi 8 giorni prima dell’inizio dei lavori – siano effettuate con procedure diverse dall’inoltro online”.
Il modulo sarà in formato PDF, dovrà essere compilato, stampato e consegnato allo sportello. Numerosi documenti verranno richiesti, più di oggi. Si formeranno delle file? Meglio!
Un’autorizzazione “assassina”
Il richiedente dovrà firmare un documento che autorizzi gli uffici competenti a rilasciare informazioni al fisco del paese UE al quale egli è assoggettato. (Come dire: se ti azzardi a evadere il fisco del tuo paese, noi possiamo anche fare la spia…)
Work in progress, continua
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