Polemiche in India per l’uscita di un film che racconta la storia degli assassini di Indira Gandhi, primo ministro dal 1966 al 1977 e dal 1980 al 1984. L’uscita della pellicola era prevista il 22 agosto ma è stata bloccata perchè considerata pericolosa per l’ordine pubblico.
Il Consiglio nazionale indiano ha accolto le proteste del partito, giudicando che il film è suscettibile di provocare atti di violenza.
La pellicola è accusata di mostrare come eroi le due guardie del corpo sikh che il 31 ottobre 1984 avevano ucciso Indira Gandhi. Il realizzatore si è difeso spiegando che si è fedelmente attenuto ai fatti risultati dall’inchiesta.
Questo episodio nero della storia dell’India è ancora un argomento delicato. Indira Gandhi era stata assassinata dopo aver ordinato l’assalto da parte dell’esercito del Tempio d’oro nella città di Amritsar. Il luogo è sacro per i sikh e vi si erano rifugiati dei separatisti armati.
La morte di Indira Gandhi aveva scatenato un’ondata di violenze contro la comunità sikh, orchestrata dal Partito del Congresso, facendo migliaia di morti.
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